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Temi | Descrizioni |
Famiglia | Pinacee |
Nome scientifico | Pinus pinaster |
Identificazione | Albero alto 20-40 m, tronco slanciato, diritto o incurvato a sciabola. Chioma è inizialmente piramidale, poi tondeggiante. Rami poco robusti, corteccia spessa, fessurata profondamente, di colore violaceo in superficie, rossastro in profondità. Foglie sono lunghe fino a 20 cm, più scure e più rigide di quelle del pino domestico. |
Ecologia | Tollera benissimo ogni tipo di terreno, ma predilige i suoli silicei o siliceo-argillosi. |
Fiori | Maschili tondeggianti e gialli, femminili più allungati e di colore giallastro soffuso di viola, in entrambi i casi posti all'estremità dei rami. |
Frutti | Pigne molto vistose, lunghe 10-20 cm, larghe 5-7, conico-ovoidali, distribuite lungo i rami o sul fusto, perpendicolari ai rami stessi, in coppie o in gruppi più numerosi. Semi lunghi 1 cm. La maturazione inizia dopo il decimo anno di vita della pianta e dura un anno o due. |
Interesse | Molto resistente alla salsedine, è impiegato per formare fasce frangivento a protezione delle colture e delle pinete di pino domestico. |
Distribuzione | E' il meno marittimo dei pini mediterranei: si spinge abbastanza profondamente nell'entroterra, si trova anche in zone collinari fino a 650-700 m. |
Impieghi | Il legno si usa per costruzioni navali, imballaggi e per la produzione di cellulosa. Fornisce un'ottima resina. |