Temi | Descrizioni |
Famiglia | Fagacee |
Nome scientifico | Quercus cerris |
Identificazione | Albero alto 30-35 m, chioma densa e allungata, tronco diritto. Foglie coriacee, di colore verde cupo e lucide superiormente, più chiare e pelose inferiormente, di forma allungata e ristretta, margine a volte semplicemente ondulato, a volte decisamente inciso in modo da individuare lobi molto appariscenti.
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Legno | Molto duro, pesante, compatto, soggetto a incurvarsi. |
Ecologia | Predilige zone a clima temperato e sufficientemente umido, tuttavia può spingersi anche nelle regioni litoranee e sublitoranee. Preferisce suoli acidi, mentre rifugge decisamente da quelli calcarei sui quali, a parità di altitudine, è sostituito dal leccio e dalla roverella. Talvolta si associa a castagno, carpino, faggio, carpinella, nocciolo e acero, e anche alle conifere, soprattutto all'abete bianco.
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Fiori | Sono in tutto simili a quelli già descritti per le altre querce. |
Frutti | Ghiande protette da una cupola estremamente caratteristica, formata da numerose brattee filiformi: nel complesso assume l'aspetto di un piccolo riccio ispido. |
Interesse | E' la più ornamentale delle querce caducifoglie; può essere impiegata nei parchi.
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Distribuzione | In Italia è particolarmente diffuso sugli Appennini, dove può formare boschi puri che raggiungono i 1.200 m o anche altitudini più elevate.
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Impieghi | Usato in Italia per fabbricare traversine ferroviarie, altrove esclusivamente come combustibile. |