Temi | Descrizioni |
Famiglia | Corylaceae |
Nome scientifico | Carpinus betulus |
Identificazione | Albero elegante, alto 14-18 (25) m, con tronco mai dritto e cilindrico, ma costoluto, con molti rami disordinati; corteccia liscia, grigio-brunastra, compatta, solcata longitudinalmente da strisce brune e screpolature più chiare. Chioma globosa larga fino a 8-12 m, foglie alterne a lamina glabra, ellittica, che persistono, secche, in inverno.
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Crescita e longevità | Cresce in modo costantemente lento (circa 3 m in 10 anni) ma è dotato di grandissima vigoria e capacità di ricaccio dalla ceppaia. Non molto longevo, di norma non arriva a 100-150 anni, eccezionalmente supera i 3 secoli di età. |
Legno | Biancastro, indifferenziato, con anelli fitti, irregolari, appena visibili. Duro, pesante, compatto, di difficile lavorabilità, di notevole tenacità e resistenza agli urti. Poco durevole all'aperto: molto danneggiato da funghi e insetti, in particolare se esposto all'umido. |
Ecologia | Diffuso nella fascia climatica delle latifoglie eliofile in boschi misti, negli arbusteti, lungo i fiumi. Predilige pendici ben esposte e terreni profondi, sciolti e fertili.
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Fiori | Maschili: raccolti in amenti penduli (2-4 cm); Femminili: in amenti terminali (1-2 cm). Fioritura: aprile-maggio. |
Frutti | Frutti (nucule) piriformi, schiacciati, striati longitudinalmente. Maturazione: settembre-ottobre. |
Propagazione | Per seme (facoltà germinativa assai variabile: dal 20 al 90%). Riproduzione per via vegetativa fatti salvi i ricacci radicali, è poco raccomandabile. |
Interesse | Tra le migliori specie da siepe per lento accrescimento, rusticità e resistenza alle potature. Era la pianta più usata per formare i roccoli: i semi sono molto graditi agli uccelli granivori. Molto resistente ai venti e ai geli forti, tollerante rispetto agli agenti inquinanti. |
Distribuzione | Cresce in tutta Italia nei boschi mesofili dalle pianure fino a 1200 m. Nel bresciano entra nelle formazioni boschive collinari, pedemontane e montane dall'alta pianura alle valli. |
Impieghi | Governato generalmente a ceduo con turni di 15-20 (30) anni; utilizzato per manici di utensili, parti per meccaniche di pianoforti, viti di pressione, traversine ferroviarie, bocce, rotelle da pattini, birilli. Ottimo combustibile. |
Curiosità | Costituiva con la farnia e altre latifoglie il bosco "climax" della pianura padana (Querceto-carpineto boreoitalicum Pignatti). Fornisce pregiato carbone adatto alla fabbricazione di polvere pirica. |