Temi | Descrizioni |
Famiglia | Fagacee |
Nome scientifico | Castanea sativa |
Identificazione | Albero alto fino a 30 m, tronco robusto, molto ramificato con chioma espansa e rotondeggiante. Corteccia da giovane liscia e brillante di color grigio con lenticelle. Da adulta si ispessisce e scurisce, diventa di colore bruno con lunghe nervature a spirale. Foglie caduche, grandi e lucide, allungate e seghettate, lunghe 12-20 cm. |
Crescita e longevità | Può vivere anche piuù di 500 anni ed ha un accrescimento in altezza molto vigoroso. |
Legno | Bruno con anelli di crescita ben distinti, di media durezza e non molto pregiato poichè si spacca facilmente. |
Ecologia | Ha esigenze intermedie di temperatura e umidita', richiede terreni sciolti e freschi. Ama moderatamente la luce e cresce bene sui suoli acidi di montagna; puo' soffrire le gelate tardive. Si ritrova a formare castagneti da frutto o in boschi misti con altre latifoglie. Diffusione limitata da due funghi che provocano il cancro della corteccia e il male dell'inchiostro. |
Fiori | Maschili simili a fiocchi gialli; femminili più piccoli e verdi. Amenti maschili alla base del ramo dell'anno e amenti misti agli apici dei rami. Fiorisce in giugno, molto dopo la comparsa delle foglie. |
Frutti | Sono le castagne, acheni con buccia bruno scura (pericarpo) contenenti due cotiledoni bianchi, contenute a loro volta a gruppi di 2-3 in un riccio (cupola) verde e spinoso che in autunno diventa bruno.
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Interesse | Coltivata da tempo innumerevole come pianta agraria e forestale. Le castagne, oltre che per cibarsene come frutto, vengono anche usate per fare farina, in pasticceria e per l'ingrasso del bestiame.
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Distribuzione | Proviene dall'Asia minore, ma da antichissima data coltivata in Italia dove è diffusa sugli Appennini sino a 1500 m e sulle Alpi tra i 200 e i 1000 m circa. |
Impieghi | Utilizzato per pali, travature e traverse ferroviarie. |
Curiosità | L'infuso delle foglie si usa per curare infezioni dell'apparato respiratorio ed è molto usato in omeopatia. Dal legno viene estratto il tannino. |